Gianluca Grasso della sezione di Ariano Irpino, la scelta per Taranto-Cerignola, è al quinto anno in CAN C e aveva finora collezionato 94 presenze: 54 in Serie C, 1 nei play-off di Serie C, 2 in Coppa Italia di Serie C, 36 nel campionato Primavera e 1 in Coppa Italia Primavera. Trentuno anni, durante la sua carriera aveva emesso 452 ammonizioni, decretato 13 espulsioni e assegnato 41 rigori ma come se l’è cavata ieri allo Iacovone?

I precedenti di Grasso con Taranto e Cerignola L’arbitro ha ammonito 5 giocatori Taranto-Cerignola, i casi da moviola La rabbia del Cerignola

I precedenti di Grasso con Taranto e Cerignola

Per il fischietto irpino è stata la prima direzione di gara con i rossoblù, mentre contava un precedente con gli ofantini: Cerignola-Latina (Serie C 2023-24), conclusosi 2-0. In questa stagione aveva già diretto cinque incontri nel Girone C della Serie C (tra cui Foggia-Trapani 2-2 e Potenza-Crotone 3-3) e una partita in Serie A femminile: Inter-Juventus, terminata 0-0.

L’arbitro ha ammonito 5 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Alessandro Antonio Boggiani di Monza e Davide Merciari di Rimini. Quarto Ufficiale: Domenico Mascolo di Castellammare di Stabia., l’arbitro ha ammonito cinque giocatori: al 10′ st Mastromonaco G. (Taranto), al 39′ st Del Favero M. (Taranto), al 45’+3 st Fabbro M. (Taranto) al 21′ st Bianchini G. (Audace Cerignola), al 45’+3 st Martinelli L. (Audace Cerignola).

Taranto-Cerignola, i casi da moviola

Questi i principali episodi dubbi. Nel primo tempo manca un giallo per intervento di Ruggiero su Mastromonaco che ne aveva superati tre ed era lanciato verso la rete. Primo giallo al 55′: ammonito Mastromonaco per proteste. Al 59′ fallo di mano di Shiba sulla girata di Salvemini. L’arbitro, posizionato a pochi passi, è sicuro ed indica il dischetto, episodio almeno discutibile per la distanza (nulla) tra i calciatori e la postura di De Santis ma Del Favero para il rigore di Salvemini.

Al 66′ ammonito Bianchini per gioco falloso. All’84’ giallo a Del Favero per comportamento non regolamentare (perdita di tempo). All’87’ Zigoni lancia in profondità Fabbro. Solo davanti a Saracco, il numero 10 non sbaglia ma Fabbro era in netta posizione di fuorigioco al momento del passaggio di Zigoni. L’arbitro non se ne avvede e convalida la rete. Al 93′ ammoniti Fabbro e Martinelli per reciproche scorrettezze e dopo 4′ di recupero Taranto-Cerignola finisce 1-0.

La rabbia del Cerignola

Furioso a fine gara il ds del Cerignola Di Toro: “Se guardiamo l’episodio del gol subito, mi fa rabbia perchè non doveva esserci, la posizione dell’attaccante è nettamente in fuorigioco, nessuno può smentirmi su questa cosa. Il Taranto non c’entra nulla ma io devo tutelare la mia società. Questo è un modo ingiusto di perdere la partita è un episodio che non c’è nemmeno il dubbio. Ripeto e lo sottoscrivo, non centra niente la società Taranto, non centrano i suoi calciatori e il suo pubblico, qui si tratta dell’incompetenza di un assistente che compromette gli investimenti di una società e una posizione in classifica raggiunta con sacrificio”. Laconico l’allenatore Raffaele: ai microfoni di Antenna Sud: “L’episodio del gol è chiaro, è in fuorigioco, quindi c’è poco da commentare”