
“Lo sci è stato il mio primo amore, il mio primo sport – ha dichiarato a interviewmagazine – a 7 anni ero campione nazionale della mia categoria e fino ai 13 anni ero più propenso per questa disciplina, poi però il fatto che ogni errore potesse condizionare una gara intera mentalmente mi destabilizzava, e allora ho virato sul tennis e sono rimasto folgorato”.
“Oggi conosco il mio valore, il mio gioco, la velocità dei miei colpi, per me è un piacere poter sfidare i migliori e poterli battere, sentire la pressione di dover dare il massimo, le sconfitte sono sempre difficili da mandare giù, ma aiutano ad imparare, a crescere, devo continuare il mio percorso consapevole che potrà portarmi dove voglio”.
“Futuro? – conclude Sinner – Ci sono Alcaraz, Rune, Tsitsipas, Zverev, Medvedev, giocatori molto forti ed è bello misurarsi con loro, io so che faccio parte di questo gruppo ed è una cosa che mi piace anche umanamente parlando visto che ho un buon rapporto con tutti”.