Il Tour de France non è neanche cominciato e già si registra il primo incidente. La partenza della Grande Boucle, quest’anno a Firenze, fa registrare uno degli incubi più grandi per i ciclisti, quello di un incidente che può metterli fuori dalla corsa. E’ la sfortuna ha voluto che l’incidente non avvenisse neanche nel corso della gara.

Jan Hirt, la caduta prima della partenza L’ira contro gli organizzatori

Jan Hirt, la caduta prima della partenza

Prima tappa del Tour de France che comincia da Firenze, il capoluogo toscano è in festa per vedere l’inizio della più grande corsa a tappa ma prima dell’inizio della competizione alcuni tifosi sono riusciti ad arrivare nell’area a ridosso dei bus delle squadre che partecipano alla competizione a tappe. Un’area vietata per i tifosi e la loro presenza ha creato una situazione di scompiglio con tante persone che si sono ritrovate a ridosso dei corridori che si stavano avviando verso il luogo di partenza della tappa. A farne le spese è stato Jan Hirt. Il corridore ceco della Soudal-Quickstep si è ritrovato lo zaino di uno spettatore incastrato nelle ruote della bicicletta, ha perso il contro finendo per sbattere con la faccia a terra.

Un colpo fortissimo per il ciclista che ha perso sangue dal naso e dalla bocca e ha portato alla rottura di tre denti. I sanitari hanno curato subito il ciclista mentre alcuni addetti all’organizzazione hanno cominciato la ricerca dei pezzi dei denti per permettere ai medici di curare il ceco.

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L’ira contro gli organizzatori

Come detto, le cadute rappresentano uno dei grandi incubi dei ciclisti soprattutto nelle prime frazioni di una corsa a tappe. E un incidente che avviene lontano dalla gara è ancora meno accettabile. Per questo Patrick Lefrevre, responsabile della Soudal-Quickstep, si è scagliato contro l’organizzazione: “Ci sono 100 regole per le squadre ma un un uomo con uno zaino ha causato la caduta di Jan Hirt. Tre denti rotti. L’organizzazione non ha alcun controllo”.

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