Le competizioni dei Tuffi
Trampolino 1 metro Trampolino 3 metri Piattaforma 10 metri Trampolino 3 metri – sincronizzato Piattaforma 10 metri – sincronizzato Trampolino 3 metri e Piattaforma 10 metri a squadre Trampolino 3 metri e Piattaforma 10 metri – sincronizzato mistoTipi di tuffi
Esistono 6 principali gruppi di tuffi:– Avanti, il tuffatore salta guardando avanti e ruota in avanti.
– Indietro, il tuffatore salta guardando la pedana e ruota indietro.
– Rovesciato, il tuffatore salta guardando la piscina ma ruota indietro.
– Ritornato, il tuffatore salta rivolto verso la pedana e ruota in avanti.
– Avvitamento, comprendente qualunque tuffo nel quale l’atleta esegua un avvitamento.
– Verticale, solo nelle gare da piattaforma, comprende qualunque tuffo nel quale si parta dalla posizione verticale. Inoltre, ci sono anche 4 diverse posizioni di rotazione:
– Teso, con gambe e braccia completamente distese (la più difficile).
– Carpiato, con gambe tese come sopra ma braccia piegate (di media difficoltà).
– Raggruppato, con sia gambe che braccia piegate, in modo da formare una piccola palla (più facile e che permette la maggiore velocità di rotazione).
– Libero, che comprende qualunque combinazione delle tre precedenti, ma deve contenere un
avvitamento.
Il coefficiente di difficoltà
A seconda della specialità e del livello della gara, invece, i concorrenti hanno a disposizione un determinato numero di prove, con o senza limite di coefficiente di difficoltà. Ogni tuffo ha un livello diverso di difficoltà espresso in un valore numerico che, moltiplicato per il voto dei giudici, determinerà il punteggio. Nella gara olimpica è prevista prima un turno preliminare, poi una semifinale a 18 concorrenti; di questi, i primi 12 vengono ammessi alla finale, dove la classifica definitiva viene stilata sommando i punteggi della finale e della semifinale.Calcolo punteggio
I giudici valutano 3 elementi: la partenza, il volo e l’entrata in acqua. I fattori principali che influenzano la decisione sono:– l’altezza massima raggiunta dall’atleta in volo, preferibilmente la più elevata possibile.
– la qualità e la lunghezza temporale della verticale sulle mani eseguita sulla piattaforma, se era prevista in entrata;
– la distanza orizzontale dell’atleta rispetto alla piattaforma durante il volo, l’ideale dovrebbe essere circa mezzo metro;
– la posizione del corpo durante l’acrobazia: in particolar modo, i piedi dovrebbero sempre toccarsi e le capovolte o gli avvitamenti dovrebbero essere eseguiti in modo corretto.
– l’angolo di entrata, che dovrebbe essere di 90 gradi rispetto all’acqua: il movimento deve finire ben prima dell’entrata in acqua, ed il corpo allinearsi appropriatamente in modo da sollevare meno spruzzi.