Nelle interviste post partita contro Mackenzie McDonald, vinta in rimonta dopo un primo set da incubo, Jannik Sinner ha spiegato la reazione mentale che gli ha permesso di dominare i tre parziali conclusivi e espresso le sue sensazioni a caldo sull’incontro. Il n°1 del mondo gioisce anche della prima vittoria all’Arthur Ashe Stadium – il principale dello US Open – dopo le concenti sconfitte delle passate edizioni.

Cosa è cambiato dopo il primo set L’importanza della mentalità per questa rimonta I problemi nel primo set Dove bisogna migliorare Cosa rappresenta la prima vittoria all’Arthur Ashe

Cosa è cambiato dopo il primo set

Il primo argomento toccato da Jannik Sinner è la reazione che gli ha permesso di rialzarsi dopo un primo set disastroso e dominare i successivi tre: “Non ho iniziato nel migliore dei modi, la prima partita nei tornei non è mai facile. Ho provato a rimanere mentalmente nel match, ritrovare il ritmo, cosa che a un certo punto nel secondo set è successa e poi ho provato semplicemente a continuare così. Sono molto felice di essere al secondo turno e di aver conquistato la mia prima vittoria sull’Arthur Ashe Stadium dopo qualche tentativo andato a vuoto”.

Reazione che è arrivata dopo che per la prima volta è riuscito a strappare il servizio a McDonald, consolidando il break ottenuto nel game successivo: “Quel break nel secondo set è stata la svolta della partita. Era quello che speravo capitasse anche nel primo, ma lui mi ha subito contro-brekkato. Essere riuscito poi a trovarmi per la prima volta in vantaggio mi ha aiutato molto e mi ha dato sicurezza. Da li ho alzato il livello, posso essere contento, si può come al solito ancora migliorare”.

L’importanza della mentalità per questa rimonta

A permettere questa rimonta è stata certamente la forza mentale di Sinner, che dopo essere entrato in campo molto imballato e non pienamente concentrato, ha cambiato marcia durante il secondo set: “L’aspetto mentale è stato fondamentale per vincere gli ultimi tre set. Noi ragioniamo giorno per giorno. Domani che non giocheremo proveremo ad allenarci per trovare un miglior ritmo e migliorare per il prossimo incontro. Di sicuro c’è spazio per migliorare, vedremo quello che riuscirò a fare”.

I problemi nel primo set

Jannik ha poi spiegato il motivo di quell’avvio di match disastroso – che potrebbe avere a che fare anche con tutta la questione del caso doping – e che stava rischiando di compromettere il suo esordio allo US Open: “Sono entrato un po’ contratto, ma questo è anche il bello del tennis, riuscire a gestire i momenti complicati, farli sembrare normali anche quando in realtà tutto è difficile. Sono contento, vediamo dopodomani come giocherò”.

Dove bisogna migliorare

Sinner ha poi parlato anche di quello che secondo lui può essere migliorato in vista del match di secondo turno contro l’altro statunitense Alex Michelsen: “Sento di dover migliorare un po’ tutto dopo questa sfida, di dover fare meglio in battuta, servire più intelligentemente. Oggi mi sono un po’ bloccato dal punto di vista tattico, poi sono riuscito a giocare un po’ più libero. Michelsen? Ottimo giocatore, tira forte e si muove bene, è un tennista completo, sarà una partita difficile, ci conosciamo un pochino, vedremo chi riuscirà a gestire meglio l’incontro. Sono contento di poter giocare un altro secondo turno in un grande slam”.

Cosa rappresenta la prima vittoria all’Arthur Ashe

Quella di oggi è anche la prima vittoria all’Arthur Ashe Stadium per Sinner, che sfata quindi il tabù del campo principale dello US Open, dove nelle precedenti edizioni aveva perso subito cocenti sconfitte al quinto set, come quella celebre contro Carlos Alcaraz nel 2022: “Significa tanto per me vincere in questo campo dove ho disputato partite epiche. Il supporto dei tifosi è sempre stato incredibile”.