C’era anche Nicola Pietrangeli a Torino ad assistere all’ennesimo trionfo di Jannik Sinner: le ATP Finals. Il primo vero grande successo del rosso di San Candido in Italia. L’ex capitano azzurro di Davis, gloria del tennis tricolore, più volte in passato ha dovuto replicare alle accuse di “provare invidia” nei confronti di Jannik: oggi non gli va più neppure di ribadire che si trattava solo di fesserie. I suoi sono complimenti sinceri all’altoatesino, definito “imbarazzante” per gli avversari.

Pietrangeli: “Sinner campione, io lo dicevo tre anni fa” Niente complimenti a Jannik a Torino: ecco perché Coppa Davis, Pietrangeli a Malaga per tifare Sinner

Pietrangeli: “Sinner campione, io lo dicevo tre anni fa”

A raccogliere le impressioni del leggendario Nicola ci ha pensato il Corriere dello Sport. “I social si chiedevano perché non avessi ancora commentato il trionfo di Sinner? E avrei risposto, se qualcuno mi avesse chiamato”, lo scoppiettante incipit dell’intervista. “Mi fanno ridere tutti quelli che oggi dicono Sinner di qua e Sinner di là. Ma io tre anni fa, quando facevano le battutine, già dicevo che era un campione e sottolineavo come non andasse solo visto, ma anche ascoltato. Il rumore che fanno le palline quando le tocca lui non lo fa nessuno”.

Niente complimenti a Jannik a Torino: ecco perché

Pietrangeli ha svelato anche un retroscena sui mancati complimenti a Sinner dopo la vittoria su Fritz a Torino: “Non vado a rompere né quando si vince né quando si perde”. Ha preferito farglieli il giorno dopo, con discrezione, esaltandone ancor di più la grandezza come giocatore e proponendo una surreale modifica al regolamento all’ATP: “Ormai la sua superiorità è talmente imbarazzante che gli avversari dovrebbero partire con un vantaggio. È veramente un gran campione che può crescere ancora tanto”.

Coppa Davis, Pietrangeli a Malaga per tifare Sinner

Infine una promessa: a 91 anni suonati, anche quest’anno Pietrangeli sarà a Malaga per tifare Sinner e tutta la Nazionale italiana. “Voglio esserci, anche se mi costa un po’ di fatica. Ma la Coppa Davis è roba mia (e non a caso, è detentore di una serie di primati nella competizione difficilmente battibili, anche da un fenomeno come l’altoatesino, ndr). Penso che con un campione come Jannik, appunto imbarazzante per quanto è forte, ci potremo divertire, anche grazie agli altri. Pronostici? No, ma penso che andrà bene“.