Alex Schwazer può tornare a respirare. La lunga apnea imposta dalla squalifica per doping del 2016 termina in questo inizio giugno 2024 e il marciatore oro olimpico di Pechino 2008 si toglie un peso con un lungo (e non privo di polemica) post affidato a Instagram. “Grazie ai pochi che mi sono stati vicini, ora la luce”, ha scritto il 39enne trentino facendo il pieno di like e di commenti di incoraggiamento.

Una data cerchiata in rosso sul calendario L’impossibilità di andare a Parigi 2024 L’augurio di Schwazer I ringraziamenti per chi gli è stato sempre vicino La carica dei tifosi

Una data cerchiata in rosso sul calendario

7 giugno 2024, una data che sul calendario di Alex Schwazer non poteva non essere cerchiata in rosso. La fine dell’incubo, l’ultimo giorno prima della “libertà sportiva”, che dall’8 giugno verrà ufficialmente restituita al marciatore oro ai Giochi di Pechino nel 2008. Fermato per doping nel 2016, Schwazer è stato costretto a stoppare la propria carriera sul più bello.

L’impossibilità di andare a Parigi 2024

Otto infiniti anni, passati tra i banchi della giustizia provando a far valere la propria innocenza e che, di fatto, hanno cancellato una carriera destinata a rimanere solo un rimpianto. Una carriera a cui Schwazer ha sempre provato a rimanere aggrappato e compromessa da quella che lui stesso ha sempre considerato una “ingiustizia”. E, nonostante alle Olimpiadi 2024 manchino ancora un paio di settimane abbondanti, nemmeno a Parigi Alex ci sarà, visto che sono scaduti i termini per ottenere gli standard di partecipazione, scaduti lo scorso 30 giugno.

L’augurio di Schwazer

A poche ore dalla fine dell’incubo, Schwazer ha affidato a un lungo post su Instagram, accompagnato da un bello scatto in compagina dei figli Ida e Noah, nati rispettivamente nel 2017 e nel 2020 dalla relazione con la moglie Kathrin Freund, il proprio sfogo liberatorio: “Oggi scade il termine della ingiusta squalifica che ho dovuto scontare per intero. Mi auguro che a nessun atleta venga mai riservato il trattamento che ho dovuto subire in tutti questi otto anni per difendere e tutelare il mio onore e la mia dignità, per provare la mia innocenza, per cercare di ottenere giustizia e per dimostrare la verità“.

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I ringraziamenti per chi gli è stato sempre vicino

Il marciatore ha proseguito: “Ringrazio tutti quelli (pochi) che mi sono stati vicini in questo doloroso (ed infernale) percorso, quelli che non mi hanno mai abbandonato, quando sarebbe stato facile farlo, quelli che hanno lottato con me e sofferto assieme a me per l’ingiustizia che dovevo sopportare e per il trattamento che mi veniva riservato. Ringrazio, infine, quelli (molti) che dopo aver compreso la mia innocenza ed estraneità ai fatti di cui ero stato accusato, mi hanno fatto sentire (seppur a distanza) il loro affetto e vicinanza, grazie!“.

Per poi concludere: “Il buio e le tenebre per l’ingiustizia subita faranno ora posto alla luce di un nuovo giorno nel quale potrò accompagnare i miei figli a gareggiare in una piscina o in una pista di atletica senza per questo incorrere in squalifiche (cosa che sarebbe avvenuta fino a ieri). Alex”.

La carica dei tifosi

Un messaggio carico di gratitudine e rabbia, che ha visto i tantissimi fan e follower di Schwazer commentare con frasi di incoraggiamento misto rammarico e voglia di rivalsa. C’è chi scrive: “Sogniamo tutti un tuo ritorno, sarebbe fantastico vederti vincere e toglierti le montagna dalle scarpe allo stesso tempo”, “Sei stato un esempio di disciplina e resistenza, qualità fondamentale in un atleta. Il modo in cui hai vissuto certe circostanze.. devono essere da esempio ai più”, “Sempre con te Alex, fin dal primo giorno di questa vergognosa storia. Un abbraccio”, “ora avanti tutta!! E sempre a testa alta!”, “Siamo tutti con te campione!!!! Los Angeles ti aspetta per scrivere la storia!!!”.